La Croazia è il ventesimo membro di Eurozona dal 1° gennaio 2023: la new entry per il Paese balcanico già iscritto alle Province illiriche (il governatorato francese di epoca napoleonica esistito dal 1809 al 1814) è la tappa più recente ghermita dall’integrazione comunitaria europea. L’innovazione monetaria inedita poiché definita dall’unione politica incompiuta suggerisce il parallelo alle iniziative mosse dalla finalità similare distribuite sul territorio europeo nell’arco di secoli più remoti. Correva l’anno 1800 e il Primo Cònsole fondava la Banca di Francia sul modello della Banca d’Inghilterra per gestire il mercato di sconto e di credito e sostenere il franco germinale. La valuta, così definita per esaltare la legge sul bimetallismo (14 germinale XI o 4 aprile 1803) istituito per estendere il corso legale alle monete d’oro e d’argento, è stata emessa dal 1795. Lo Stato riacquisiva le monete tosate o alterate sul valore di metallo contenuto. Il decreto ad hoc (17 pratile XI o 6 giugno 1803) stabiliva il valore di monete d’oro e d’argento di molti Stati d’Europa e d’Asia e, così, la Banca di Francia coniava le monete d’argento da 5, 1/2 e 1/4 franchi. Questa proposta primigenia di valuta unica precorreva l’Unione Monetaria Latina (LMU): l’intesa conclusa dagli Stati membri regolava l’emissione di monete d’oro e d’argento e serbava la circolazione agli enti governativi di quei Paesi iscritti e uniti dal liberoscambismo. ”L’Italie délivrée a Marenco” è la legenda incisa intorno al profilo laureato di Minerva cinto dall’elmo e avvolto dall’Italia a sinistra: la monetina d’oro coniata a Torino (1800) declamava l’egemonia francese sull’Italia settentrionale ripresa dal condottiero còrso. Questo simbolo prezioso esposto dal dischetto di diametro minuscolo (21 millimetri) coniato dall’Impero Francese dal 1800 al 1815 per esaltare il trionfo costruito dall’Armée de Réserve a Marengo (14 giugno 1800) è stato trasmesso alle monete europee di valore nominale di 20 franchi, titolo d’oro 900/1000, peso identico, emesse dalla Zecca di Paesi iscritti alla LMU (1865 – 1927). Il busto di Napoleone Primo Consòle è inciso sul dritto al dischetto d’oro prodotto dalla Repubblica Subalpina costruita sulla vittoria francese a Marengo, già espansa ai territori inglobati al Regno di Sardegna e poi assorbita dalla Francia (11 settembre 1802).