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L’eco di Napoleone scorre dal Piemonte al Veneto

L’arte esposta al Piccolo Studio alla basilica gotica di Sant’Andrea a Vercelli per promuovere l’epoca napoleonica: l’esposizione visitata dal temporary manager Efrem Bovo (Polo culturale internazionale di Marengo) è curata dal Cavaliere Benito Maglitto, pittore di 1500 figurini tridimensionali impreziositi dalle rifiniture incantevoli di uniformi (stivali, guanti, copricapo) e armi (cannoni, spade, fucili). La vetrina custodisce cannocchiali, francobolli, medaglie, diorami, libri antichi (attrae il tomo sulle memorie di Louis Constant Wairy, il ”valet de chambre” di Napoleone per sedici anni) e quadri dipinti per celebrare battaglia al Ponte di Arcole. La liaison è straordinaria: il gruppo di reenactor napoleonici ”59eme demi-brigade de ligne” insediato a Marengo è oggidì sulla pianura veronese per rievocare l’episodio e il trionfo francese stretti alla Prima Campagna d’Italia. Il tricolore italiano verde, bianco e rosso, sventolato il 16 novembre 1796 alla battaglia sul ponte di Arcole dalla Compagnia a Cavallo della Legione Lombarda precedeva l’adozione del vessillo avvenuta il 7 gennaio 1797 a Reggio nell’Emilia dalla Repubblica Cispadana, lo Stato italiano sovrano asservito alla Prima Repubblica Francese.