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L’Egitto a Marengo e a Sharm El-Sheikh

L’archeologo Ferdinando Caputi (direttore nazionale Cisrei Italia) è atteso al Polo culturale internazionale di Marengo al talk ”Marengo di Giovedì” (giovedì 10 alle 17) sulla spedizione militare francese stesa dall’Armée d’Oriente (1798 – 1801) per conquistare l’Egitto: ”La Campagna d’Egitto di Napoleone e la scoperta della stele di Rosetta” è il titolo della dissertazione esposta dall’illustre relatore. La conoscenza diffusa dalla storia può donare più libertà all’uomo e, così, il meeting è simultaneo al summit Cop27 o Conference of Parties (Sharm El-Sheikh, 6-18 novembre 2022) aperta ai 197 Stati firmatari di Convenzione Quadro Onu sul cambiamento climatico. Il fondo suggerito dagli Stati poveri per curare disastri ambientali stimati per più decine di mld di $ è uniforme al target ”Loss and damage” (ridurre il global warming a 1,5° e l’emissione di CO2). Oggi al polo di Marengo la battaglia scorre dallo scenario bellico alla lotta disarmata per sanare l’ambiente, l’ecosistema, gli animali, la biodiversità. Il parco Desaix alla villa Delavo custodisce otto (cifra ciclica per l’epos napoleonico) arnie. L’impollinazione gestita dalle api, le sentinelle ecologiche, è strategica: l’analisi sul miele fornisce dati sulla contaminazione attribuita ai prodotti fitosanitari. La simbologia unisce l’Egitto al pianoro di Fraschéta: la piramide egizia, l’icona più palese di edificio dedicato ai defunti, induceva Napoleone a ordinare di costruire a Marengo il mausoleo corredato di sala fornita di tavole di marmo incise dal nome di ogni soldato caduto sul campo di battaglia (14 giugno 1800). Il decreto disatteso è stato poi riverito dalla struttura più modesta aperta dal 2009.