Sorting by

×
Vai al contenuto

L’alleanza eterna di memoria e spazio

L’Aldilà è sempre stato descritto dall’uomo e la metamorfosi dalla vita alla morte illustrata e connessa all’evo corrente dalle strutture architettoniche costruite per proteggere e commemorare le salme. L’incipit al talk ”Poetica del ricordo” apre il meeting ”Marengo di giovedì” al polo culturale internazionale di Marengo e l’analisi sul culto sepolcrale diffuso dall’evo antico e espresso oggidì sul nostro territorio dalla casa funeraria Bagliano, azienda operativa dal 1922.

”La piramide egizia, – asserisce il moderatore Efrem Bovo – l’icona più palese di edificio consacrato ai defunti, induceva Napoleone a suggerire l’architettura per il mausoleo dedicato ai prodi caduti alla battaglia di Marengo (14 giugno 1800)”.

”L’arte diffusa dalla memoria – aggiunge l’ex sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco – scorre dall’antico Egitto al Medioevo e al decreto napoleonico foriero di opere artistiche radunate al cimitero monumentale per trasmettere la storia immensa di uomini illustri”. ”Oggi la sensibilità – interviene Marco Bagliano – induce la visione nuova sull’esegesi di spazi e materie per commemorare: la fruizione di sostanze ecocompatibili prodotte dalla filiera di riciclo o di terra cruda di Fraschéta per l’itinerario d’arte costruito alla casa funeraria Bagliano esalta altresì l’identità espressa sul territorio alessandrino”.

Il parco di villa Delavo custodisce l’ossario dedicato ai prodi caduti alla Grande Bataille (14 giugno 1800) vicino al busto consacrato al Generale francese Louis Desaix. Il culto sepolcrale contribuisce a proteggere e trasmettere la memoria di Marengo altresì attraverso novità rodate: la Commemoration Virtuelle (12 – 15 giugno 2020).

Il valore della memoria è sempre stato diffuso dalle opere letterarie.

”L’ode ”Dei sepolcri” di Ugo Foscolo – sostiene il poeta Gianpiero Nani è stato indotto dall’editto di Saint-Cloud sulle prassi sepolcrali: l’autore temeva la dispersione di memorie di vita grandiosa infusa dal divieto esteso alle iscrizioni sulle tombe per unificare l’urgenza sanitaria alla volontà ideologico-politica di equiparare le spoglie”. ”Il vento – conclude Bagliano – scivola su tutti e solo alcuni sanno dargli un suono. Dentro ognuno di noi può continuare a crescere il nostro passato”.