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Laurent de Gouvion-Saint-Cyr, il ‘gufo’ risorto ad Alessandria

Correva l’anno 1812 e Napoleone Bonaparte concedeva il grado militare di Maresciallo dell’Impero al generale Laurent de Gouvion-Saint-Cyr (Toul, 13 aprile 1764 – Hyeres, 17 marzo 1830). Stratega eccellente e imbattuto sul campo di battaglia a Novi, Hohenlinden, Pollack, Dresda e di altre ostilità rivoluzionarie francesi è stato ministro della Guerra e della Marina all’epoca della Restaurazione. La vicenda di Saint-Cyr, alias ‘gufo’ (l’epiteto esalta l’indole glaciale e taciturna), lambisce l’alto Monferrato: ciò emerge dal carteggio autentico tessuto dal 14 luglio 1798 all’evo della battaglia di Marengo (14 giugno 1800) dal Comune di Ovada e dal Comando Militare francese a Genova nella Repubblica Democratica Ligure. L’area ovadese, confine estremo tra Liguria e Regno di Sardegna, pativa il transito di truppe francesi e, dal 1799, di forze austrorusse comandate dal feldmaresciallo Suvorov per accerchiare la Liguria e disperdere l’Armée d’Italie di Joubert e Moreau alla battaglia di Novi (15 agosto 1799). L’esito confuso, cioè l’assalto mortale inferto all’ufficiale sulla strada tra Montaldo e Orsara dalla banda di terrazzani antifrancesi armati alle sei pomeridiane il 10 maggio 1799, scritto dall’amanuense sul primo dispaccio e trasferito dal postiglione strabiliava il Comando Militare francese a Genova e stimolava il generale di divisione Jean François Cornu de La Poype a comandare più informazioni. Quel giorno, il plotone di trenta uomini a cavallo scortava Laurent de Gouvion-Saint-Cyr e il segretario (il generale Louis François Fèlix Musnier de La Converserie) sulla strada da Genova a Alessandria. A Ovada, il drappello assorbiva venticinque unità volontarie alla Guardia Nazionale per sfidare l’itinerario pericoloso. La missiva più recente leniva la tragedia e svelava la notizia lieta sul trasbordo ad Alessandria per l’ufficiale, disarcionato dal cavallo e ferito alla coscia però difeso dalla fortuna: la popolazione di Cassine, borgo arroccato sulle alture ubertose monferrine, soccorreva quei reduci dalla rapina, compiuta poco distante, al corteo francese irritato dalla perdita di equipaggio e uomini.