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Napoleone e Buffalo Bill, l’abbraccio al trionfo e alla fede

Buffalo Bill e Napoleone Bonaparte sul cavallo bianco: correva l’anno 1894 e l’artista francese Rosa Bonheur dipingeva il poster promozionale per l’esibizione circense itinerante “Buffalo Bill’s Wild West and Congress of Rough Riders of the World” allestita altresì sulla piazza d’armi di Alessandria il 21 aprile 1906, cioè sul sedime della cittadella spagnola (già demolita) circoscritto da via Piave, corso Lamarmora, via Tortona, spalto Gamondio. Questa riproduzione di battaglie cruente tra indigeni e coloni sulla prateria nordamericana esalta scenari noti al Generalissimo e al Colonnello: la leadership alle scaramucce tra soldati di cavalleria sulla pianura rigogliosa è altresì la liaison geografica tra Marengo e Great Plains.

L’ultimo frangente di vita terrena donato ai due leader è intenso e contraddistinto dalla decisione di rinnegare l’orgoglio di artefice della sorte propria e altrui per partecipare alla religione cristiana.

Correva l’anno 1890 quando Buffalo Bill incontrava il papa Leone XIII, poi, poco tempo prima di morire abbracciava il cattolicesimo.

“Il giorno più bello della mia vita fu la mia Prima Comunione”: la testimonianza pronunciata al biografo dall’Imperatore confinato a Sant’Elena è assai dirompente poiché Napoleone s’impose il titolo d’imperatore strappando la corona dalle mani di Papa Pio VII.