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Giani da San Sebastiano

In Val Curone si parla di Napoleone grazie a Felice Giani nato a San Sebastiano nel 1758. Il suo taccuino, il suo diploma firmato dal Canova e tanti disegni in mostra per la tenacia e passione dell’Archivio Pittor Giani capitanato dal segretario Vincenzo Basiglio che ha visto le possibili correlazioni con Marengo tenuto conto che Giani preparo’ anche le stanze del Quirinale destinate all’imperatore francese e italiano che però mai frequento’. L’ Introduzione della presidente Galdi e del Sindaco Caprile hanno aperto le due ore di lezione di storia dell’arte condotte dalle storiche Aurora Scotti e Marcella Vitali nella graziosa sede della Soms Stella d’Italia. “Un raffinato artista finalmente circondato di onore e stima che merita” per il Sindaco ; “un punto di partenza per il bicentenario del 2023 “ per Mariastella Daffunchio; “Un nuovo volto per Milano con il Foro Bonaparte “ per la Scotti. Tante immagini per riassumere la sua espressivita’ intensa a Faenza e in Italia e tante opere nel contesto della società in epoca napoleonica secondo la Vitali . Un uomo oltre la norma, oltre la regola alla ricerca del “fuori scala” per stupire e avere un effetto scenico in grado di provocare e sconfiggere le certezze architettoniche di impatto si trattasse anche di San Pietro in Roma. Rivoluzionario ma per Accademie della Pace e dei Pensieri tutto per riscattare un popolo e la città suddita e dai meccanismi del governo austriaco. Felice Giani, pittore neoclassico al centro della scena artistica di fine ‘700 ed inizio ‘800 casualmente ritrovato dal medico e fotografo Riccardo Giani