“Gioacchino Napoleone”, come volle farsi chiamare, figlio di locandieri nato nel 1767, fu artefice della sua totale ascesa grazie al suo carattere ribelle e alla sua grande ambizione. Nel 1791 entrò nella guardia costituzionale di Luigi XVI dalla quale ne uscì però presto con posizioni decisamente rivoluzionarie. Divenne capitano nel 1793; la sua audacia nella giornata del 13 vendemmiaio (1795) gli permise di guadagnare la fiducia e la stima di un giovane Napoleone Bonaparte che lo volle al suo fianco. Nominato generale di brigata nel 1796 si distinse particolarmente nella campagna d’Italia e in Egitto ebbe una parte di primo piano. Nel 1800 sposò la sorella di Bonaparte, Carolina, e si distinse sopratutto nella battaglia di Marengo. A Parigi, un mese dopo la vittoriosa battaglia, Bonaparte gli consegnò la “Sciabola d’onore” diventando Governatore della Repubblica Cisalpina. Nel 1808 eseguì gran parte dell’occupazione della Spagna e il 1° agosto divenne Re di Napoli per concessione di Napoleone.
Durante il suo regno si fece promotore di significanti e, in alcuni casi, innovative iniziative tra cui opere pubbliche e culturali per “trasformare Napoli in una nuova capitale, centro logistico, economico e culturale tra i porti del Mediterraneo”.
“La forte passione per i beni culturali e storici è un tratto che storicamente accomuna la Francia e l’Italia. – sottolinea l’Assessore Cherima Fteita – La visita di Murat consolida la cooperazione tra i due paesi e lo sviluppo degli scambi delle migliori pratiche.”
Stessa cooperazione è quella nata, attorno al complesso di Marengo, tra gli enti interessati sviluppando “un’importante asse di comunicazione per puntare sulla figura di Napoleone come fruitore culturale” aggiunge Torre presidente di ASM – Costruire Insieme.
Quindi Marengo si è rigenerato; da luogo di battaglia a promotore di pace e di uno scambio necessario perché Marengo è e sarà “luogo della collettività”. E su questa collettività si è puntato “investendo sulle persone e iniziando un percorso di comprensione dell’importanza storico/culturale della Provincia” precisa il Consigliere Provinciale Sciaudone.
A onore di tutto questo sabato 21 maggio 2022 Marengo ospiterà il principe Pierre Murat, discendente di Joachim Murat, che lo troverà impegnato nella visita del Museo e in un talk a cui parteciperanno storici e rappresentanti del mondo economico.
Marengo palcoscenico di sviluppo della cultura e del mercato come il regno di Napoli lo è stato per Murat. “Nonostante il periodo di tensione decise di tenere aperto il commercio iniziando un percorso di diplomazia internazionale” conclude il Temporary Manager Efrem Bovo.
Anche Pierre Murat, come il suo antenato a Castellabate, ammirando Marengo potrà esclamare “Qui non si muore”.