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L’arte riunisce pianeti dispersi

L’arte è eterna e può rianimare gli itinerari velati dal tempo trascorso. “Eroica – La gloria di Napoleone” è il manga storico di Ryoko Ikeda creato dal soprano nipponico per narrare l’impero napoleonico dalla reazione termidoriana alle campagne d’Egitto e d’Italia, dalla battaglia di Abukir al colpo di Stato del 18 brumaio e all’invasione francese della Russia. L’appeal attribuito al fumetto, la nona arte, riunisce oggi due città già aggregate dall’epopea affascinante di protagonisti illustri. Il matrimonio intrecciava la genealogia di Baciocchi, famiglia còrsa oriunda di Genova e trasferita nella città di Aiaccio dal secolo XVI, a Bonaparte. Il lustro prodotto dalle nozze (1685) tra Flaminia Cuneo d’Ornano e Giuseppe Antonio Baciocchi precedeva la nascita di tre figli artefici di altrettanti rami maggiori di famiglia e posteri emigrati ovunque in Europa (da Alessandria a Bonn, da Avignone a Firenze). Giulio Dionigi Baciocchi (21 maggio 1760 – 18 febbraio 1818) è stato maire (sindaco) di Alessandria dal 1805 al 1814. L’ufficiale militare per tradizione di avi dediti alla carriera nelle armi riceveva la nomina dall’imperatore Napoleone. La tappa alessandrina di Bonaparte risale al 1805 e precede l’incoronazione a Re d’Italia a Milano: domenica 5 maggio 1805 Napoleone sostava sulla piana verde della Fraschéta per assistere alla rievocazione della battaglia, esplorare le fortificazioni modernizzate della città e la struttura organizzativa civile e militare del nuovo Dipartimento di Marengo acquisito dalla Francia e disceso dalla vittoria del 1800. L’eliminazione di Mayno della Spinetta emersa dalla lotta al brigantaggio promossa dal sindaco Baciocchi è stata premiata dalle onorificenze Legione d’Onore e Cavaliere dell’Impero. La stirpe congiungeva il maire al capitàno Felice Pasquale Baciocchi (Aiaccio, 18 maggio 1762 – Bologna, 27 aprile 1841) principe di Lucca e Piombino dal 1805 e marito di Elisa (Aiaccio, 3 gennaio 1777 – Villa Vicentina, 7 agosto 1820), la sorella minore di Napoleone. Oggidì la narrazione promossa dal fumetto (l’immagine ornata di testo custodito dalla classica nuvoletta) unisce l’arte alla storia e riduce la distanza (due secoli e 250 chilometri) tra Lucca e Alessandria. “Lucca Changes”, l’edizione 2020 di Lucca Comics & Games adattata alla normativa anti Covid, distribuiva centoquindici Campfire (attività specializzate divenute l’avamposto del meeting) sul territorio italiano: il negozio di fumetti Akiba Stop di via Parma offriva la possibilità di partecipare a distanza agli amatori alessandrini già allietati dal festival Alecomics svolto alla Cittadella e sopraggiunto alla settima edizione. Il progetto Campfire esalta la filiera e il ruolo di negozi specializzati: l’ecosistema unisce Lucca Comics & Games agli editori, al pubblico e al territorio. Questa fase sperimentale è mirata a includere altresì realtà diverse (dalle associazioni ai musei) per costruire il festival diffuso.