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Marengo, ”En avant” per respingere gli assedi

”In Italia non bisogna parlare di turismo ma di turismi. Sono tante infatti le offerte. Marengo è il turismo dei Rievocatori”. La sintesi proferita dal ministro Massimo Garavaglia sul campo di battaglia del 14 giugno 1800 è stata l’ouverture sostanziosa al weekend promosso dall’Unione Giornalisti e Comunicatori europei (Ujce) per valorizzare il sito storico di Marengo.

La cultura è stata il fil rouge della kermesse: il set di rievocazione della ”Petite bataille” e della Grande battaglia è stato altresì idoneo all’esposizione di due testi dedicati ai siti valicati dall’Imperatore.

Il libro ”Gli assedi italiani di Napoleone” è stato esibito dall’autore Massimo Zanca, delegato didattico dell’Associazione Napoleonica d’Italia e organizzatore di eventi culturali promossi dall’ente e dal Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche. L’opera di due volumi illustra la guerra d’assedio in Italia dal 1796 al 1814: l’argomento, già sorvolato dalla letteratura sul mito dell’Imperatore Bonaparte, è oggidì, per noi isolati dal Covid-19, interessante per cogliere il disagio di vivere nelle città assediate dagli editti delle autorità.

Il dossier giornalistico ”En avant” illustra il viaggio intrapreso dall’Ujce per disporre il brand Marengo nel mondo coevo dalla prima marcia (2019) alle stanze di Longwood house allestite alla villa Delavo (2021). L’opera, curata dall’Ujce spinta dalla strategia napoleonica ”Sempre avanti”, è guarnita dal brio narrativo tipico del reportage.

Il meeting è stato ornato dalla partecipazione di Franco Cardini, l’illustre storico cattedratico internazionale fiorentino, all’evento allestito per onorare la ricorrenza di 220 anni dall’inaugurazione della colonna di pietra con l’aquila bronzea. Il simbolo di vittoria francese a Marengo, inaugurato il 14 giugno 1801 al bivio tra le strade per Savona e per Tortona ossequiava le volontà espresse dal barone Giulio Baciocchi e dal Comune di Alessandria. La stele, smossa nel 1814, poi posata al rione Tersatto di Fiume, è stata resa alla sede storica nel 1921 dall’autorità militare garante sulla fase contigua ai confini d’Italia emersi dall’esito della Grande Guerra.

La colonna miniaturizzata di cristallo incisa in 3D è stata donata da Efrem Bovo (Ujce) al sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco e all’assessore Cherima Fteita, vera grande sostenitrice e animatrice appassionata dei due mesi dedicati a Napoleone Bonaparte con il sostegno puntuale del collega in Provincia, Maurizio Sciaudone, all’infaticabile Lorenzo Bernini, sergente della 59^ Demi Brigade e coordinatore di tutte le azioni militari.