Giambattista Vico avrebbe parlato di “Corsi e ricorsi storici”, riferendosi a quel concetto di ciclo storico, tipico dell’Antica Grecia, in cui la storia si basa sulla ciclicità, dagli eventi prettamente storici a quelli naturali passando per le vicende umane.
Nello stesso modo il territorio di Marengo, proprio come nel suo passato, si rinnova per diventare un importante centro logistico di quasi 8.000 metri quadrati alle spalle del Retail Park di Porta Marengo. A volere scommettere su questo territorio strategico per la posizione equidistante da Milano, Genova e Torino è Jeff Bezos, mister Amazon in persona, che ha deciso di costruire un Amazon Logistic con un capannone che servirà come hub per smistare le merci tra Alessandria, il territorio piemontese e le regioni limitrofe.
Per Spinetta Marengo si tratta di un progetto molto importante per il tessuto economico e sociale della città che andrà anche a creare molti posti di lavoro.
Il cantiere attivato lavora sotto il monitoraggio della Techbau, leader nazionale nel settore dell’edilizia privata, e avrà impatto zero sull’ambiente poiché Amazon si serve di furgoni elettrici che possono coprire grandi distanze sia per le consegne sia per lo smistamento delle merci.
D’altronde l’area di Marengo è sempre stata considerata una posizione strategica. Il territorio alessandrino, con la confluenza strategica tra i fiumi Po, Bormida e Tanaro, costituiva il percorso migliore per il transito delle merci dando vita a una rete fitta di scambi e di commercio. Marengo, attraversando le vie Marenche (le strade che, fin dall’antichità, costituivano il percorso tra la pianura e il mare),divenne determinante per l’economia, il commercio, la comunicazione, la transumanza delle greggi. Il continuo passaggio di pastori, pellegrini, mulattieri e commercianti creava una rete densa di scambi e commercio che metteva in collegamento Piemonte, Liguria e Lombardia.
Oggi – come in passato – la Storia si ripete.