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Il vento soffia e la “sabbia” di Altare diventa sogno

Sino alla fine di novembre di quest’anno, si spera di riuscire a fare un salto ad Altare (Savona) dove c’è la Mostra dell’Arte Vetraria organizzata dall’Istituto per lo Studio del vetro, patrocinata dalla Regione Liguria, come retrospettiva italiana dedicata ai 30 anni di carriera di Giuse Maggi che nel 1987 si trasferì in Medio Oriente  e da qui il titolo: Il tappeto volante,- Intrappolare luce per volare.

Il Museo dell’Arte continua cosi la sua attività di tutela e valorizzazione della contemporaneità di quelle trasparenze che andranno sempre più di moda dinanzi al movimento per l’ambiente che ci vuole “plastic free” cioè liberi dalla plastica.

“E’ il decimo anniversario di Altare Vetro Arte” ci spiega l’ing. Carlo Saggini “ e siamo nel 320mo anniversario della nascita del maestro Bernardo Perotto, che rese eccelsa la Vetreria Reale di Orleans avendo inventato la colata della lastra per la realizzazione di specchi e vetrate di grandi dimensioni. “

Si sente l’emozione e la passione di chi ha dedicato tanti anni alla conduzione del Museo ed è ad Altare, per amore della moglie e di una “arte soffiata”  con tante analogie con la ceramica, forse più nota a noi profani.

Ebbene, il vetro soffiato di Murano ha il suo competitor Ligure: Altare. “Per la Fiera di San Martino vengono ancora accese le fornaci che una volta andavano avanti tutto l’inverno e cessavano d’estate. Con la bella stagione si provvedeva a far legna e a recuperare il quarzo e le sabbie.”  E’ sempre l’ing. Saggini che racconta a noi, ma lo immaginiamo che spiega anche ai circa 7mila visitatori, soprattutto d’estate, che frequentano queste terre alte al confine con il Piemonte dove Napoleone, all’alba del 12 aprile 1796 trasferì il Quartier Generale del suo Stato Maggiore e seguì la famosa battaglia di Montenotte.