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Tra Il mare e Marengo il ponte di Spigno

Sempre la “N” di Napoleone a simboleggiare anche il collegamento tra territori Liguri e Alessandrini nel convegno di Spigno Monferrato organizzato sabato 29 agosto dalla Unione Giornalisti e Comunicatori Europei con il particolare entusiasmo del Sindaco Antonio Visconti che, pur nella distanza anti Covid, ha riempito il Cinema del suo bel paesino …ancora alessandrino.

Istituzionalmente coperto l’evento dalla presenza della Consigliera Ilaria Piemontesi della Provincia di Savona e dal Consigliere delegato Maurizio Sciaudone della Provincia di Alessandria, è stato fatto di tutto per sottolineare che nulla bisogna inventare ma forse recuperare solo l’antico legame territoriale grazie alla Strada Beretta raccontata da Giuseppe Testa della Associazione Emanuele Celesia, Amici della Biblioteca e del Museo Archeologico di Finale della quale è attualmente Presidente.

La costruzione, manutenzione e controllo militare della “Via per Alessandria” è stata, sin dai tempi remoti, il motore dello sviluppo commerciale, economico e politico culturale di Savona. Solo lo scavo di lunghe gallerie e viadotti ha reso oggi la Liguria capace di arterie stradali e ferrovie. Secoli addietro lo snodo naturale della bassa pianura padana, prima con Tortona e poi con Alessandria, verso la Provenza e la Spagna era la Via Postumia e la via lungo la Valle Bormida.

Un fiorire di attività, tra cui quella del vetro rappresentata dalla maestra d’arte Anna Gentili, e di culti, intramontabile verso la Madonna di cui la Statua di Squaneto è stato ed è oggi tratto devozionale importante. Una statua bellissima descritta da Elisa Camera , dirigente scolastica di Acqui Terme, che ha condotto studi e approfondimenti sino al ritrovamento di pezze giustificative di pagamenti di quella scultura marmorea attribuita al Bernini ma di scuola genovese.

Altro protagonista assoluto dell’incontro il ponte di Spigno, il Ponte di San Rocco. Praticamente intatto nella forma, quasi nelle pietre, il ponte del 1200, a schiena d’asino, in pietra arenaria, sormontato da due cappelline, era anche il luogo dove i feretri venivano dalla campagna appoggiati sulla pietra funeraria prima del corteo verso la Chiesa del paese, in altri tempi, riscosse gabelle.

Su e giù per questi sentieri anche Napoleone transitò con le sue truppe ed una lapide in Spigno testimonia anche il passaggio del Papa Pio VII portato prigioniero a Savona prima che Napoleone lo volle trasferito a Fontainebleau.