Nella giornata di giovedì 6 agosto sette equipaggi della famosa auto, appartenenti al Registro Italiano TriumphSpitfire (R.I.T.S.), hanno scaldato i motori per un giro turistico ripercorrendo le tappe napoleoniche e i punti storici della provincia di Alessandria.
“È stata una ripartenza: il primo raduno dopo i tanti mesi di lockdown a causa del Covid–19 ed è stato scelto proprio come luogo Marengo, simbolo per una “rinascita”, in cui noi partecipanti abbiamo visto posti che non avevamo ancora avuto occasione di visitare, un territorio – come hanno detto Francesco Giordana(giornalista e docente universitario) e Massimo Pastrone(avvocato) – che vale la pena di analizzare e valorizzare anche in sinergia con i progetti che sta mettendo in atto il Polo Culturale Internazionale Marengo. In futuro faremo altri raduni anche più numerosi.”.
La prima tappa del tour è stata Piovera con il parco e il suo bellissimo Castello, risalente al XIV secolo, la cui facciata fu tinteggiata di nero in segno di lutto per la morte di Bonaparte. Al Castello il Conte Niccolò Calvi di Bergolo ha creato, nel parco e nel giardino, suggestivi e interessanti percorsi storico-artistici aperti al pubblico. Le stanze del Museo degli antichi mestieri, in cui si trovano armi, attrezzi e utensili antichi che servivano, nel passato, nell’uso quotidiano e nel lavoro dei campi, il Padiglione delle radici in cui si trovano radici d’alberi che sono talmente originali e uniche da sembraresculture naturali e una Rolls Royce appartenuta alla madre della Regina Elisabetta II, sono state apprezzate dai piloti e consorti della Triumph Spifire. Nel parco un gradevole spazio d’incontro che “i milanesi chiamano una limonera mentre i torinesi, in modo più chic, orangerie” sottolinea il Conte Niccolò Calvi di Bergolo.
Si è proseguito per le foto di rito verso la Chiesa di San Rocco, a Cascina Grossa, anch’essa simbolo del passaggio napoleonico: nella facciata esterna sono infatti conficcate due palle di cannone sparate dall’artiglieria austriaca e francese in occasione della battaglia del 14 giugno 1800.
Le Triumph Spitfire hanno proseguito il loro percorso verso Marengo con passaggio davanti alla Torre di Teodolinda, alla Piramide e a Marenco Curtis dove il consigliere delegato Maurizio Sciaudone ha consegnato gli attestati della giornata.
Un pomeriggio poi tra Pozzolo Formigaro e Bosco Marengo. A Pozzolo Formigaro si svolse la Battaglia di Novi, una delle più sanguinose dell’intera campagna napoleonica, durante la quale i francesi furono cacciati dal Piemonte e Genova fu assediata anche se la vittoria degli alleati durò poco: in brevissimo tempo Napoleone sconfisse le ponenti forze russo-austriache e i Francesi, a Pozzolo, vennero considerati dei conquistatori tanto che il motto “libertè, égalitè, fraternitè” fu trasformato dalle popolazioni della Fraschetta in “i fransèis en carosa e nuia pé”.
Nel Castello di Pozzolo gli alti comandi di un tempo e di oggi dove il primo cittadino ci ha spiegato l’origine etimologica del nome del suo paese:
“Al pozzo della Borlasca andavano le donne vestite di nero – ha spiegato il Sindaco Domenico Miloscio – per prendere l’acqua in fila e sembravano delle piccole formiche. Da qui il nome di Pozzolo Formigaro”.
Chiusura in bellezza dinnanzi alle tele del Vasari per la tappa di Bosco Marengo al complesso monumentaletardo rinascimentale di Santa Croce, nel cui maestoso interno fu allestito il mausoleo per Papa Pio V (il Santo è sepolto a Santa Maria Maggiore a Roma) che qui ebbe i natali e fu il promotore della costruzione della Chiesa stessa. Papa Pio V già Fra Michele Ghislieri fece parte dell’ordine dei frati Domenicani. Nella prima campagna d’Italia il 2 maggio 1796 passò a Bosco Marengo Napoleone e si trattenne due giorni nelle stanze del convento di Santa Croce. Il convento fu poi adibito a ricovero per i veterani delle campagne di Bonaparte e, dopo la sua caduta, divenne nuovamente sede dei frati domenicani.
Ultima curiosità della giornata: questo originale tour a bordo delle Triumph Spitfire è coinciso proprio con l’anniversario della morte di San Domenico di Guzman(avvenuta il 6 agosto 1221), fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori di cui fece parte san Pio V, un uomoscarno e severo, eletto alla cattedra petrina per riportare il clero a una vita improntata all’austerità, preghiera e carità.