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Quando c’è vita, c’è comunicazione!

Comunicare è un’azione apparentemente semplice, ma che si rivela, in realtà, una vera e propria Arte. Che sia verbale, non verbale o visiva, ci sono tecniche da seguire e da prendere a modello se si vuole comunicare efficacemente. Volontaria o involontaria, si tratta pur sempre di una forma di comunicazione. Si potrebbe partire dalle origini dell’uomo per scoprire che, anche quando non esisteva ancora la parola, la comunicazione c’era già, era presente, sia sotto forma d’arte o con gesti e comportamenti, sia, in seguito, con i primi suoni vocali. È qualcosa di necessario per tutti gli esseri viventi perché “tutto è comunicazione”, come disse il filosofo Paul Watzlawick.

A dimostrazione di questa tesi, il giornalista Efrem Bovo, con un tocco d’umorismo e tentativi di coinvolgimento, ha tenuto le prime lezioni in videoconferenza con i 21 volontari del Servizio Civile  dell’Unpli Piemonte (qualcuno nascosto alle telecamere…forse per timidezza), spiegando che “la comunicazione è la trasmissione di un’informazione, attraverso lo scambio di un messaggio (un codice espressivo, interpretativo, culturale, ecc.), che l’altra persona (ricevente) comprende, ricorda e, in cambio, invia un feedback”. Partendo da questo concetto, alcuni partecipanti hanno realizzato una “narrazione di sé stessi”, mettendo in luce le loro migliori qualità e i tratti identificativi, caratterizzandosi (taluni anche con soprannomi divertenti, come “Erica Dolce” ed “Erica Salata”, per i loro diversi interessi culinari) per essere così anche più facilmente memorizzabili. 

Dalle prime ore di aula on Line sono emersi ottimi ed utili spunti per affrontare in modo mirato le ricerche legate al Progetto del servizio civile e per il futuro impiego lavorativo dei ragazzi coinvolti. Piccole perle di saggezza per potersi spingere oltre le apparenze e giungere ad un giudizio oggettivo della realtà in cui viviamo.