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Prove di futuro restando a casa

Cresce il contesto sociale di rete e di connessione tra centri e periferie.

Sta emergendo una rete comunitaria resiliente del comparto educativo nazionale che impressiona.

Elementari con maestre on line, università antiche agli esami del sistema web, università già on-line scoperte come luogo moderno ed intelligente dell’apprendere. E’ decisamente questo marzo 2020 un “piccolo mondo “ che si scopre un grande mondo collegato.

E si registra anche un’etica di generosità che genera una rete multi centro, dove cioè un centro implementa la conoscenza con nuove scoperte e risorse che risiedono nelle periferie e si sorpassano quelli che erano legami deboli per diventare attenzioni forti.

Se è vero che il “restiamo a casa” è fino a questo momento in cui scriviamo, l’unica prevenzione possibile all’attacco del COVID-19, il contesto sociale non si è raggelato ma è in continuo fermento. Siamo resilienti, inaspettatamente forse, ma stiamo dimostrando la capacità di un sistema, di una persona di conservare la propria integrità ed il proprio scopo fondamentale di fronte ad una drastica modificazione delle circostanze.

E questa pandemia è sicuramente una drastica, drammatica, e alquanto strana malasorte sociale che cambia il nostro mondo e vede al fronte di questa guerra non i soldati in grigioverde ma la sanità in azzurro e bianco che, sulle note e versi di Mogol, suona “il mio canto libero” per quella speranza che “tutto passerà e sorriderai”.