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8 APRILE 1814: LA STATUA DI NAPOLEONE SCENDE DALLA COLONNA VENDÔME

8 APRILE 1814: LA STATUA DI NAPOLEONE SCENDE DALLA COLONNA VENDÔME

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Aprile 8, 2023    
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“La città di Parigi ha il suo grande albero tutto in bronzo, scolpito da Victoires, e per vedetta Napoleone” (Balzac)

Nel 1803 Bonaparte, Primo Console, decise che una colonna commemorativa, ispirata al modello della colonna Traiana di Roma, sarebbe stata eretta in piazza Vendôme.

Con un fusto costituito da una struttura in pietra sulla quale sono aggraffate quattrocentoventicinque lastre di bronzo, la colonna Vendôme svolge a spirale su duecentottanta metri un fregio di bassorilievi che rappresentano i principali episodi delle sue campagne militari, dal campo di Boulogne (1803) fino al ritorno dell’Imperatore e della sua Guardia nel 1806 (campagna di Prussia).

Il bronzo di questi bassorilievi proviene dalla fusione di milleduecento cannoni sottratti, nel 1805, al nemico, principalmente ad Austerlitz (in totale centottanta tonnellate). Una statua di Napoleone (che avrebbe preferito una rappresentazione di Carlo Magno) è posta in cima, il 5 agosto 1810; è opera dello scultore Antoine-Denis Chaudet.

Il 31 marzo 1814, gli Alleati (contro Napoleone) entrano come vincitori a Parigi. Il marchese de Maubreuil (nato Jacques Marie Armand Guerry de Beauregard) vuole rifarsi una “verginità”. Ha servito Napoleone e ha anche offerto nel febbraio 1814 al ministro della guerra di sollevare a sue spese due squadroni di cavalleria per il servizio dell’imperatore; questa offerta rimarrà senza seguito. Ora sfoggia la coccarda bianca. Si dice un po’ avventuroso.

Sosthène de la Rochefoucauld e lui decidono di far rimuovere la statua di Napoleone posta in cima alla colonna Vendôme. Aiutati da Rochechouart, colonnello aiutante di campo dello zar, comandante della piazza di Parigi, ordinano a Launay, il fonditore della statua, di farla scendere, e lo minacciano, se si rifiuta, “di esecuzione militare”.

Il Moniteur pubblica il seguente avviso, proveniente dalla Prefettura di Polizia: “Il monumento elevato su questa piazza [la place Vendôme] è sotto la salvaguardia della magnanimità di Sua Maestà l’Imperatore della Russia e dei suoi alleati. La statua che la sormonta non poteva restarvi, ne scende per far posto a quella della Pace.” Questa statua della Pace non vedrà mai la luce.

L’8 aprile 1814, mentre La Rochefoucauld organizza finanziariamente una “esultanza pubblica” attorno a questo evento, Maubreuil sale sulla colonna Vendôme e vi depone venti monete d’oro per far abbattere a forza di braccia e di corde la statua di Napoleone.

La statua viene abbattuta alle 6 di sera, è un Venerdì Santo, e viene sostituita da una bandiera bianca fiorita. Cosa faremo di lei? Pare sia stata fusa per realizzare sia la statua equestre di Luigi XIV (place des Victoires) del 1822, sia la statua equestre di Enrico IV del 1818 sul Pont-Neuf.

Cosa succederà a Maubreuil e La Rochefoucauld? Il 21 aprile 1814, Maubreuil, accompagnato da un uomo di nome Dasies, e da alcuni ussari, trafuga presso la stazione di posta del Fossart in Senna e Marna diverse casse contenenti oro e pietre preziose, appartenenti alla principessa Caterina di Württemberg, nipote dello zar Alessandro. Arrestato durante i Cento giorni, in sua difesa, Maubreuil dichiarò di aver agito per motivi di Stato e per conto del governo provvisorio presieduto da Talleyrand, che gli avrebbe persino chiesto di assassinare l’Imperatore alla sua partenza per l’isola d’Elba.

La Rochefoucauld, invece, non farà parte di coloro che beneficeranno dell’amnistia che l’Imperatore promulgherà, al suo ritorno dall’Isola d’Elba, in favore di coloro che si erano uniti alla prima Restaurazione.

Questa colonna,”vedova” dell’Imperatore, resterà il luogo della memoria napoleonica per eccellenza nella Parigi della Restaurazione; si incontreranno e raccoglieranno i nostalgici dell’Impero, i veterani delle prime campagne come i “Marie-Louise”.

Émile Debraux, scrittore e chiacchierone (partecipante di una goguette, società amichevole che organizza cene e serate cantanti), farà cantare:
“Ah! Siamo orgogliosi di essere francesi
Quando si guarda la Colonna”.