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25 E 26 FEBBRAIO 1814: CAMPAGNA DI FRANCIA, NAPOLEONE A TROYES

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25 E 26 FEBBRAIO 1814: CAMPAGNA DI FRANCIA, NAPOLEONE A TROYES

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Febbraio 25, 2023    
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La città di Troyes era stata dal 7 febbraio 1814 invasa e saccheggiata da cima a fondo dal nemico. 70.000 alleati, soldati russi, austriaci, bavaresi, württembergesi, che transitano per la città, chiedono cibo, vino e alcolici, minacciando gli abitanti di bruciare le loro case, o addirittura di ucciderli, se non hanno quello che chiedono. Gli stupri non si contano più.

Vi si vedono cavalieri, fanti, artiglieri e una moltitudine di carri destinati a trasportare i prodotti dei saccheggi. I passanti, in mezzo alla strada, si ritrovano spogliati del loro orologio, dei loro soldi, delle loro scarpe e persino di tutti i loro vestiti. Negozi e case vengono saccheggiate, i loro proprietari maltrattati e derubati. Gli abitanti non possono che rifugiarsi nelle cantine o nelle soffitte delle loro case invase dai saccheggiatori. Alcune abitazioni sono preda delle fiamme, con i loro abitanti chiusi dentro…

Troyes fu colpita da numerose requisizioni da parte del principe di Würtemberg. Mucchi di carne, pesce, verdure, uova, caffè, zucchero, vino, champagne, rum, cognac, dolci, cioccolato, farina, riso, avena, fieno, scarpe, lenzuola, tele fini, ferri di cavallo, chiodi, sono richiesti giornalmente oltre al pane e alle candele.

L’8 febbraio giunsero a Troyes il re di Prussia e suo figlio il principe reale Federico Guglielmo, lo zar di Russia con il fratello Costantino, l’imperatore d’Austria e suo figlio il principe imperiale Ferdinando Carlo. Il 16 febbraio, quando il saccheggio è intenso, gli incendi numerosi, le aggressioni permanenti, gli stupri ancora più frequenti, si chiede al sindaco di assicurare per il giorno successivo la fornitura di pane, vino e carne per nutrire 24.000 uomini!

Dal 23 febbraio, si percepisce in lontananza il suono del cannone. Gli Alleati organizzano la loro ritirata, tagliano, distruggono o bruciano i ponti e moltiplicano distruzioni e incendi.

In serata, i 400 uomini di una brigata del 5º cavalleria si scontrarono e respinsero i 1500 soldati di un corpo nemico, che perse nella caccia, 300 cavalli e circa 265 prigionieri.

Il 24 febbraio, all’alba, i francesi, sboccando attraverso le due strade di Nogent, si stabiliscono nella pianura di Troyes. Davanti alla città, la divisione dei dragoni Roussel, sebbene in numero molto inferiore, attaccò i diciotto squadroni e i sedici cannoni della cavalleria del principe di Lichtenstein e li costrinse a una ritirata precipitosa. Arriva allora il generale Ameil, con una brigata di cavalleria leggera e il 22º dragoni, che completa il lavoro e prende sei cannoni e duecentottanta cavalli.

A Troyes, per proteggere la partenza precipitosa degli Alleati, rimasero solo il generale Wolkmann e una brigata bavarese, con artiglieria. Dopo alcuni scambi di colpi e sotto la minaccia che fosse rotta la porta del Prèze, un parlamentare alleato propose che il resto delle sue truppe lasciasse di notte senza combattere i luoghi. Precisa che in caso di rifiuto, daranno fuoco a questa città che aveva già molto sofferto della loro occupazione. Per non vedere crescere la desolazione, l’Imperatore accetta la proposta Alleata.

Il giorno seguente, 25 febbraio 1814, il generale Nansouty, in testa alla cavalleria della guardia, entrò in città, facendo 180 prigionieri.

L’Imperatore entra a Troyes alle 11, sotto le acclamazioni della popolazione. Egli è ricevuto nella gioia della liberazione, tutti gli abitanti desiderano rivederlo e riconoscono che la sua causa è diventata la loro. Napoleone stabilì il suo quartier generale a Troyes, fece, nella presa di questa città, 3000 prigionieri, senza contare i 1000 feriti che erano ricoverati in ospedale. Egli destituì il prefetto e ne nominò un altro al suo posto, fece giustiziare coloro che avevano tradito, avendo accompagnato o guidato le truppe nemiche, e coloro che, durante l’occupazione alleata, avevano portato le insegne dell’Antico Regime.

Ma il 27 febbraio Napoleone è costretto a lasciare Troyes e il 4 marzo il nemico occupa nuovamente la città…