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22 MARZO 1853: MUORE IL GENERALE JEAN-THOMAS ARRIGHI DE CASANOVA

22 MARZO 1853: MUORE IL GENERALE JEAN-THOMAS ARRIGHI DE CASANOVA

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Marzo 22, 2023    
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Jean Thomas Arrighi de Casanova, generale e politico della Rivoluzione e dell’Impero, duca di Padova, pari dei Cento Giorni, rappresentante del popolo all’Assemblea legislativa del 1849 e senatore del Secondo Impero, nacque a Corte (Corsica) l’8 marzo 1778 e morì a Parigi, il 22 marzo 1853.

Questo cugino per alleanza di Napoleone fu ammesso nel 1787 alla scuola militare di Rebais, vicino a Meaux, come allievo del re. Nel 1793, in occasione della soppressione delle scuole militari, parte per studiare all’Università di Pisa. La sua parentela con i Bonaparte contribuì certamente al suo avanzamento militare: fu tenente, e presto assistente degli aiutanti generali, e segretario d’ambasciata assegnato a Giuseppe Bonaparte.

Fu poi durante la spedizione d’Egitto, aiutante di campo del generale Berthier, dopo la battaglia delle Piramidi, e capitano l’11 agosto 1798 nella battaglia di Salahieh. Durante la campagna siriana fu con Lannes a San Giovanni d’Acri, e durante l’ultimo assalto ricevette una grave ferita. Ferito gravemente, la carotide recisa, si crede perduto, ma Larrey riesce a salvarlo con grande stupore di tutti. Per ricompensarlo, Bonaparte gli concesse una sciabola d’onore.

A Marengo fu capo squadrone, poi colonnello del 1º Reggimento Dragoni. Lo ritrovò durante la campagna d’Austria. Nella battaglia di Wertingen dell’8 ottobre 1805, formando la testa di colonna della divisione di cavalleria del generale Klein, egli donò due reggimenti di corazzieri, fece abbassare le armi a un battaglione di granatieri ungheresi e si impadronì di sei pezzi di cannone. Durante questo combattimento, due cavalli  vengono uccisi sotto di lui e riceve diverse ferite. Per il suo coraggio riceve una spada d’onore e l’imperatore lo nomina comandante della Legione d’onore. In seguito combatté contro Ulm e Austerlitz.

Dopo Friedland, Napoleone nominò Arrighi di Casanova generale di brigata, poi, il 19 marzo 1808, duca di Padova. Fu alla testa dei dragoni della Guardia nel 1808, in Spagna, poi in Austria, dove prese il comando di tutta la cavalleria della Guardia imperiale. Si distinse a Essling il 22 maggio 1809, fu nominato generale di divisione tre giorni dopo e ricevette il comando della 3ª divisione di corazzieri il cui capo, il generale Spagna (1769-1809), era appena stato ucciso. Poi arriva Wagram, dove libera le divisioni Grouchy e Montbrun, attaccate da una cavalleria molto più numerosa.

Al momento della campagna di Russia, nel 1812, Napoleone gli affida il comando superiore di tutte le coste dell’Oceano, dall’Elba fino a Somme, di cinque divisioni militari e di tutte le truppe che vi si trovano, il che gli conferisce il rango di comandante in capo. Spetta a lui completare tutte le opere di fortificazione e di armamento su tutte le coste.

Nel 1813, durante la campagna di Sassonia, a Metz, organizzò e comandò il 3º corpo di cavalleria, incaricato di combattere contro le truppe partigiane che imperversavano nei paesi germanici. Poi, riuscendo a riunire 15.000 soldati d’élite, li fa trasportare su carri e arriva, con un’artiglieria leggera, davanti a Lipsia, le cui difese sono diventate molto deboli. I russi del conte di Woronzow sono vicini ad attaccare le sue truppe.

Arrighi li convince che l’armistizio è firmato. Arrighi protegge poi la ritirata dell’esercito francese da Lipsia, combattendo contro le truppe austriache, il principe di Lichtenstein e il principe reale di Svezia, che non è altro che Bernadotte…

Nel 1814, l’effettivo di questo terzo corpo fu molto ridotto dopo gli ultimi combattimenti. Il corpo fu sciolto e le sue membra disperse negli altri reggimenti. Arrighi si trasferì a Nogent il 26 febbraio 1814, poi protesse Marmont nella sua ritirata da Châlons a Parigi.

Dopo l’abdicazione dell’Imperatore, Arrighi non chiese alcun comando. Ai Cento giorni, Napoleone gli concesse la dignità di pari di Francia e la funzione di governatore militare della Corsica, con lo scopo di organizzare le guardie nazionali dell’isola.

Durante la seconda Restaurazione, gli furono tolti titolo e comando. Arrighi si ritrovò sulla lista dei proscritti del 24 luglio 1815. Si esiliò all’estero fino al 1820. Al suo ritorno a Parigi, le sue idee bonapartiste lo fecero allontanare dalla Camera alta. Nel 1838 fu posto in pensione, con il grado di tenente generale.

Alle elezioni del 13 maggio 1849, Arrighi fu eletto dalla Corsica all’assemblea legislativa. Poco dopo il colpo di Stato di Luigi Napoleone Bonaparte, ricevette il grande cordone della Legione d’onore e fece parte, il 26 gennaio 1852, dei primi senatori nominati. Ricevette l’incarico di governatore degli Invalides e morì a Parigi il 22 marzo 1853.

Fu sepolto agli Invalides, nella cripta dei governatori della cattedrale di Saint-Louis. Il nome Arrighi è scritto sulla 21ª colonna (colonna sud) dell’Arco di Trionfo. Nel 1868, una statua onora la sua memoria nella sua città natale.