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14 SETTEMBRE 1820: MORTE DEL MARESCIALLO LEFEBVRE

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14 SETTEMBRE 1820: MORTE DEL MARESCIALLO LEFEBVRE

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Settembre 14, 2022    
12:00 am

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François Joseph Lefebvre nacque il 25 ottobre 1755. Nel 1773 entrò nell’esercito come soldato. Durante la Rivoluzione fu tenente della Guardia Nazionale. Il 18 aprile 1791 protegge il rientro della famiglia reale, dopo il tentativo di fuga da Saint-Cloud, dove viene ferito. Il 10 agosto 1792 protegge ancora il Re alle Tuileries.

Generale di brigata alla fine del 1793, di divisione nel gennaio 1794, partecipò alla vittoria di Fleurus. Il 18 aprile 1797 passò il Reno a Neuwied e divenne il primo generale della Repubblica a stabilirsi sulla riva destra del Reno. A Pfullendorf, il 21 marzo 1799, gravemente ferito, lasciò il fronte.

Ed eccolo, ai tempi del 18 brumaio, comandante della divisione militare di Parigi. Persuaso da Napoleone Bonaparte, ordinò a Leclerc di far evacuare dai suoi granatieri la sala del Consiglio dei Cinquecento. Nel 1804, durante la Grande promozione dei marescialli, fu maresciallo onorario, come Kellermann, Pérignon e Sérurier e presidente del Senato.

Dopo Jena, Napoleone gli chiese di prendere Dantzig. Circondato da Drouet d’Erlon, Chasseloup-Laubat, Kirgener, Lariboisière, con truppe francesi, polacche, sassoni. Lefebvre è continuamente lì dove c’è più pericolo. Il 24 maggio 1807, Dantzig capitolò. Napoleone lo nominò Duca di Danzica il 28 maggio 1807, ricompensandolo con 300.000 franchi e mandandogli una scatola di cioccolatini.

Da settembre a dicembre 1808 vinse a Durango, Bilbao, Santander, Guenes, Valmaceda e Segovia. In Germania non riuscì a sconfiggere l’insurrezione tirolese guidata da Hoffer.

Nel 1812, con la Vecchia Guardia durante la ritirata dalla Russia, nonostante la sua età, cammina a piedi tra i suoi soldati. In privato critica l’entourage dell’Imperatore: “Un mucchio di stronzi che non gli dicono la verità”.

Lo ritroviamo nel 1814, con la Vecchia Guardia, a Champaubert, Montmirail e a Montereau.

Il 2 aprile 1814 vota la decadenza dell’imperatore. Il 24, con Berthier, Brune, Macdonald, Marmont, Moncey, Mortier, Ney e Soult, presenta i suoi omaggi a Luigi XVIII che lo fa pari di Francia.

Lefebvre morì il 14 settembre 1820 a Parigi. Fu sepolto a Père Lachaise, divisione 28, accanto, secondo la sua volontà, a André Masséna.

• Cosa dice Napoleone a Gourgaud, a Sana Elena:

All’assedio di Dantzig, all’inizio mi scriveva solo sciocchezze, ma quando i russi sbarcarono, i suoi rapporti divennero quelli di un uomo che vede chiaramente.

Lefebvre è la causa della vittoria di Fleurus. È un brav’uomo che non si occupa dei grandi movimenti che si operano alla sua destra e alla sua sinistra; pensa solo a combattere bene. Non ha paura di morire. Bene! Ma a volte queste persone si trovano in una posizione avventurosa: circondate da tutti i lati, si arrendono e poi diventano codarde per sempre.