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10 OTTOBRE 1806: NAPOLEONE RACCONTA LA MORTE DEL PRINCIPE LUIGI DI PRUSSIA, UCCISO DAL MARESCIALLO DES LOGIS GUINDEY

10 OTTOBRE 1806: NAPOLEONE RACCONTA LA MORTE DEL PRINCIPE LUIGI DI PRUSSIA, UCCISO DAL MARESCIALLO DES LOGIS GUINDEY

Quando

Ottobre 10, 2022    
12:00 am

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  • Napoleone racconta la battaglia di Saalfeld:

 

Le cannonate durarono due ore. Il generale Suchet fornì solo la metà della divisione; la cavalleria prussiana venne disonorata dal 9º e 10º reggimento di ussari. La fanteria prussiana non riuscì a mantenere alcun ordine nella sua ritirata; una parte venne spinta in una palude, un’altra dispersa nel bosco.

 

1000 furono fatti prigionieri; 600 uomini rimasero sul campo di battaglia; 30 pezzi di cannone caddero al potere dell’esercito.

 

Vedendo la sconfitta della sua gente, il principe Luigi di Prussia, da coraggioso e leale soldato, si scontrò corpo a corpo con un maresciallo di casa (Guindey) del 10º reggimento degli ussari. 

“Arrendetevi, Colonnello -disse l’ussaro- o siete morto.” Il principe gli rispose con un colpo di sciabola; il maresciallo di casa rispose con un colpo di punta e il principe cadde morto.

 

Nonostante gli ultimi istanti della sua vita fossero quelli di un cittadino cattivo, la sua morte fu gloriosa e degna di rimpianto; è morto come ogni buon soldato deve desiderare di morire. Due dei suoi aiutanti di campo furono uccisi al suo fianco.

 

  • Il bilancio della battaglia

 

Fu di 172 morti e feriti da parte francese, mentre dai prussiani e dai sassoni di 600 morti e 1.000 prigionieri. 30 cannoni vennero presi dai francesi. 

 

Morto il principe ereditario Luigi Ferdinando, nipote del re di Prussia Federico II, i prussiani cedettero al panico e nella notte tra il 10 e l’11 ottobre spararono contro i sassoni che si vendicarono. 

 

Nel panico, mentre credevano falsamente che i francesi fossero sui loro passi, i prussiani gettarono nella Saale 60.000 pagnotte che venivano portate dal loro panificio di campagna. La strada di Auerstaedt (14 ottobre 1806) è aperta.

 

  • Chi è Jean-Baptiste Guindey?

 

Guindey nacque a Laruns il 12 aprile 1785, arruolato il 31 maggio 1803 all’età di 18 anni nel 10º reggimento degli ussari, comandato dal celebre colonnello Lasalle, brigadiere nel 1803 e maresciallo di casa nel 1805. 

 

Il 10 ottobre, volendo coprire la ritirata della sua fanteria, il principe Luigi Ferdinando si ritrovò solo. Due ussari si precipitarono su di lui. Il principe scaricò su loro le sue pistole. Uno fuggì, ma l’altro, Guindey, si lanciò sul principe, urlando di arrendersi. 

 

“Mi arrendo mai! Sieg oder Tod! (la vittoria o la morte)” rispose Luigi e portò un colpo di sciabola alla figura del maresciallo. Prima di darne un secondo, Guindey, con un colpo di punta, attraversò il petto del principe. I suoi alleati, vedendo il principe in difficoltà, arrivarono al galoppo, ma un ussaro del 10º gridò: “Resisti, maresciallo!”, uccidendone uno con un colpo di pistola e facendo scappare gli altri.

 

Guindey si rese conto che, viste le decorazioni e la ricchezza dell’uniforme, il suo avversario era un ufficiale del rango più alto. Ferito – passerà un mese in ospedale per riprendersi – si riunì al suo reggimento e annunciò al suo ufficiale: “Tenente, se vuole andare con me fino al fiume, a mille passi da qui, troveremo il corpo di un ufficiale generale che ho appena ucciso; è lo stesso che mi ha ferito in faccia. Prenderemo la sua spada e le sue medaglie, se il nemico non l’ha ancora rapito”.

 

L’ufficiale, guidato da Guindey, trovò il corpo del principe Luigi Ferdinando. “L’ho ucciso io”, disse Guindey, “la mia spada è ancora macchiata del suo sangue. Deve avere un colpo di punta nel petto. Prendete la sua borsa, se ne ha una, ma datemi la sua spada e le sue medaglie cosicché io possa portarle dal maresciallo”.

 

Guindey portò il suo trofeo al maresciallo Lannes. Nello stesso momento, alcuni prussiani prigionieri, arrivando al terzo corpo, annunciarono che il principe Luigi di Prussia, il loro generale in capo, era appena stato ucciso da un ussaro francese. Questa notizia giunse presto all’Imperatore. 

 

Mentre Guindey era in mano ai chirurghi per farsi medicare, Lannes portò all’imperatore la sciabola e le medaglie del principe Louis e chiese una ricompensa per il maresciallo degli ussari del 10º reggimento. L’Imperatore gli concesse la croce d’onore dicendo: “Avrei fatto di più, se mi avesse portato il principe vivo”.

 

La mattina del 12 ottobre, prima di lasciare Saalfeld, Lannes andò verso l’ambulanza per incontrare Guindey e consegnargli il suo riconoscimento. Gli ricordò le parole dell’Imperatore. Guindey, mostrandogli la sua ferita, gli risponse: “Non è colpa mia, signor maresciallo; Guardate come mi ha sistemato, posso assicurarvi che non era in vena di arrendersi”.

 

Il 14 ottobre 1806, Guindey fu maresciallo di casa, poi sottotenente il 20 aprile 1807. Fu gravemente ferito a Saragozza il 21 dicembre 1808 e a Wagram il 6 luglio 1809. L’11 settembre 1809 fu tenente dell’8º reggimento degli ussari. 

 

Entrò poi nella Guardia Imperiale e fu luogotenente in secondo grado ai granatieri a cavallo il 24 giugno 1811, poi luogotenente in secondo grado al maresciallo maggiore il 6 dicembre 1811 e tenente in primo grado il 9 febbraio 1813. Fu ufficiale della Legione d’onore il 14 settembre 1813. 

 

La cavalleria della Guardia Imperiale fu ingaggiata ad Hanau il 29 e 30 ottobre 1813. Il 29 ottobre, all’età di 28 anni, Guindey trovò una morte gloriosa durante questa battaglia.