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Ferragosto napoleonico a Novi e dintorni

Ogni anno la Società Storica del Novese (via Gramsci, 73 – Novi Ligure) allestisce l’esposizione di figurini e mappe per trasmettere la memoria sulla battaglia di Novi (15 agosto 1799) combattuta dalle monarchie millenarie d’Europa ostili alla Prima Repubblica francese per liberare l’Italia settentrionale invasa dalla milizia napoleonica alla Prima Campagna d’Italia (24 marzo 1796 – 17 ottobre 1797). La collezione è aperta ai visitatori per otto giorni (12–18 agosto) ogni domenica (dalle 10 alle 12) e ai giorni feriali (dalle 17 alle 19). Il trionfo austro-russo sancito dal bollettino di 12mila soldati caduti sull’area di otto kmq stesa da S. Antonio di Basaluzzo a Barbellotta fermava la zuffa di artiglieria e fanteria aperta dal viavai di staffette austro-russe a Fresonara: ivi la tromba squillata al paio di rintocchi diffusi dalla torre campanaria smuoveva il corteo di tiratori scelti e incoraggiati dall’acquavite. La milizia asburgica situata al castello di Pasturana scorgeva il nemico fuggire dalla scalinata U Sé e, così, convergeva ivi per decimare le forze francesi: da quel dì il rivolo di Pasturana è definito Rio dei Morti. La saga unisce l’età millenaria e la scalinata già unico varco steso dal nucleo abitato alla campagna. L’ussaro cisalpino Ugo Foscolo è sceso sull’arena di battaglia: oggi il poeta è commemorato dalla targa esposta a via Solferino a Novi.
Il Generale Barthélemy Catherine Joubert (Pont-de-Vaux, 14 aprile 1769 – Novi Ligure, 15 agosto 1799) è stato colpito a morte dalla milizia rivale gestita dal principe russo Aleksandr Suvorov (Mosca, 24 novembre 1730 – San Pietroburgo, 18 maggio 1800) insediato al castello di Pozzolo Formigaro. La parabola solare di Joubert alias il pilota per l’esercito francese allineato sulle colline novesi e assistito dalle truppe polacche e italiane è sparita a Novi o a Basaluzzo? Joubert è commemorato dalla stele issata sul territorio comunale di Basaluzzo dal Sindaco Gianfranco Ludovici per attutire la querelle. Invece Novi preferisce celebrare la débâcle inflitta dalla coalizione antifrancese e l’ultimo respiro di Joubert esalato a Palazzo Durazzo.