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Gus: la professionalità per ridurre le fake news

Qualsiasi dispositivo scelto per trasmettere l’informazione è gestito dall’uomo: il giornalista votato alla deontologia è indispensabile per spedire la comunicazione esatta e ridurre la crescita di fake news. La sintesi è emersa dal talk ”News o fake news? Purché tutto senza giornalisti. Eliminare la professione per barare tranquillamente?”: il meeting allestito dal gruppo nazionale Giornalisti uffici stampa Gus e aperto alle voci autorevoli collegate altresì online è stato efficace per indicare l’antidoto alla realtà corrotta e nociva alla democrazia.
”La scelta di indire la riunione dirimpetto all’Adorazione dei Magi di Giorgio Vasari (Arezzo, 30 luglio 1511 – Firenze, 27 giugno 1574) – è stato asserito dall’architetto Stefano Pezzato (Curatore museo vasariano a Bosco Marengo) – è premeditata: la tavola (260 x 205 cm) a olio è stata richiesta dal Papa Pio V e creata dall’artista aretino per comunicare al mondo la notizia sulla nascita di Cristo”.
”Oggi la fake news – è intervenuto Sergio Nuvoli (Vicepresidente Gus) – è verosimile. Il rischio peggiore è la fusione d’informazioni e pubblicità: la contraffazione cresce altresì sullo spazio acquistato e gestito dall’azienda sanitaria sul giornale a tiratura notevole”.
”Il disagio patito dagli utenti deboli (anziani, bimbi, fruitori incolti) di Facebook è stato indotto dalla lettura di notizie false (dalla morte di cittadini colpiti dal virus alla delimitazione di zone più esposte al contagio). La conferenza stampa cioè l’origine di notizie ufficiali – così è stato aggiunto dal Presidente Vincenzo Cimino (Gus Molise) – è stata sottratta dalla socialità ristretta dagli editti. Il report di fake news diffuse sul web è servito ai giornalisti altresì per recuperare la porzione di mercato massmediatico già trasferita ai blogger”.
”L’Italia – è la voce di Giuseppe Di Pietro (Presidente Assostampa Molise) – patisce il semianalfabetismo (43%) e, così, è necessario educare la popolazione scolastica a esercitare la lettura altresì per esaminare l’origine di qualsiasi informazione. L’indagine è cruciale per il giornalista delegato a comunicare l’episodio alla società”.
”L’ufficio stampa – è stato asserito dal Vicepresidente Ezio Ercole (Ordine Giornalisti Piemonte) – equipaggiato di giornalisti esperti garantisce l’attendibilità all’informazione prodotta dalle istituzioni pubbliche e private: la deontologia è il presidio per la democrazia”.
”L’ufficio stampa – è stata l’opinione di Matteo Naccari (Segretario aggiunto Gus) – può garantire il contratto di lavoro ai giornalisti”.
”La proliferazione di fake news – è stata la voce di Silvio Garlasco (press office Accademia Agricoltura Torino) – induce l’immissione di fake products (Barollo e Parmesan) sul mercato. L’ufficio stampa strutturato e gestito dal giornalista professionalizzato è centrale per le aziende ostili ai prodotti falsi scortati dalla comunicazione reale”.
”L’ufficio stampa condotto dal giornalista esperto – è stata la voce di Maria Erminia Zotta (Sindaco di Bosco Marengo, già Segretario Generale Camera di Commercio, Industria Agricoltura, Artigianato di Asti) è stato efficace per promuovere le kermesse Douja d’Or e festival delle Sagre. La scarsità di risorse esclude l’ufficio stampa riservato ai Comuni minori e, così, è indispensabile riunire le forze per ottenere la professionalità dedicata per promuovere l’eccellenza dislocata sul territorio. La comunicazione veritiera è gradita agli amministratori locali e ai cittadini subissati di notizie vere o false”.
”La verità alternativa – è stato aggiunto dal saggista Daniele Chieffi – è coeva all’uomo e ormai chiunque (produttori e utenti) costruisce e chiarisce le notizie sul social media: il monopolio è stato sottratto dall’iphone di Steve Jobs introdotto (2006) sul mercato mondiale al giornalista costretto a partecipare alla realtà narrata sull’infosfera. Oggidì il giornale (cartaceo e digitale) è ignoto ai fruitori under25: l’informazione è estratta anzitutto dal social media e poi dalla tivù. La notizia è ridotta alla narrazione per innescare la conversazione: all’epoca Covid-19 l’ufficialità è stata coperta dalla verità distorta dagli utenti e diffusa sul blog. Il giornalista specialista è nodale per ripristinare l’autorevolezza e ridurre le fake news”.
”Il cervello umano – è stato asserito dall’avvocato Manuela Lessio – agisce per ottenere la resa massima dallo sforzo minimo: l’analisi mutuata dalla psicologia e dalle neuroscienze è stata applicata alla lettura per dimostrare la tendenza a conferire il crisma di verità alle notizie congeniali alla comodità individuale per eludere l’indagine. Fake off è l’iniziativa suggerita dall’Unione Europea per indurre la popolazione nativa digitale a filtrare la notizia estratta dalla lettura sommaria sul social media e di articoli prolissi sul giornale online: l’alfabetizzazione multimediale è l’antidoto all’odio e il volontariato è efficace per demistificare le fake news”.
”Il social media – è intervenuta Valentina Fauzia (presidente Gus Molise) – è riconosciuto dagli utenti più giovani e, così, garantisce la diffusione di prodotti di alta qualità costruiti dall’ufficio stampa professionalizzato”.
”L’Unione Giornalisti e comunicatori europei (Ujce) – è la voce di Efrem Bovo (consigliere nazionale Gus) – agisce altresì per professionalizzare il comunicatore operativo sul social media e non iscritto all’Ordine Giornalisti però sedotto dalla professionalità”.
”L’informazione esatta – è stata la dichiarazione di Assunta Currà (Presidente Gus) – promuove le prassi sociali virtuose: il disagio patito dalla popolazione europea per smaltire la spazzatura è stato indotto altresì dalla comunicazione debole. Il Gus è aggregato alla Federazione nazionale Stampa italiana (Fnsi) e corredato di crisma istituzionale per gestire le anomalie denunciate dal giornalista”.
La gratitudine ai relatori è stata espressa dalla voce di Simona Papè (presidente Gus Piemonte).
L’attualità indagata al talk è suffragata altresì dalla frase ”Ogni atto rivolto contro l’informazione libera, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo contro la Repubblica” già proferita dal Presidente italiano Sergio Mattarella.