Martedì 30 luglio alle 17 al museo vasariano a Bosco Marengo inizierà il talk ”News o fake news? Purché tutto senza giornalisti. Eliminare la professione per barare tranquillamente?” allestito dal gruppo nazionale Giornalisti uffici stampa (Gus). Oggi la comunicazione filtrata dal web distoglie lo sguardo dalla realtà e, così, la notizia diffusa diviene vera.
La lista di relatori è notevole: Assunta Currà (Presidente Gus), Sergio Nuvoli (Vicepresidente Gus), Vincenzo Cimino (Presidente Odg Molise), Giuseppe Di Pietro (Presidente Assostampa Molise), Maria Erminia Zotta (Sindaco di Bosco Marengo), Stefano Pezzato (Curatore museo vasariano), Daniele Chieffi (giornalista, docente universitario), Silvio Garlasco (press office Accademia Agricoltura Torino), Fabio Chiavolini (spin doctor), Manuela Lessio (avvocato). La conduzione è stata delegata ai giornalisti Valentina Fauzia (presidente Gus Molise) e Efrem Bovo (consigliere nazionale Gus).
La disinformazione (dolosa) e la diffusione (colposa) di notizie false: ecco la miscela esplosiva all’origine di fake news intrise di voci false escogitate e pubblicate per disinformare, scandalizzare la miriade di utenti inclini a inserire il post ad hoc sul social network per divenire, così, produttori di notizie. Il rischio di delegittimare l’informazione è enorme: il report Infosfera 2018 (Università Suor Orsola Benincasa) definisce la mole (82%) di lettori italiani incapaci di scoprire la bufala.
La lotta alle fake news è condotta dall’Ordine dei Giornalisti schierato sulla prima linea per verificare le fonti e riferire la verità sostanziale.
La task force è stata aperta dalla presidenza del Consiglio dei Ministri per analizzare la produzione e la diffusione di fake news e coinvolgere la popolazione. Il sistema di allarme rapido è stato creato (2019) dalle istituzioni di Ue e dagli Stati membri per combattere altresì insieme ai partner internazionali G7 e NATO.