Testo dell’audio: Il soldato di infanteria leggera (cacciatore) nasce come un‘unità addestrata al fine di essere più agile negli spostamenti ed avere una capacità di sparo più veloce e con maggiore precisione rispetto al soldato di linea. Rispetto all’uniforme francese quella del soldato italiano aveva la marsina color verde, filo bianco ,maniche rosse e collare inizialmente anch’esso verde. Il panciotto era color crema, mentre i pantaloni a regolamento erano verdi, ma per gli spostamenti potevano essere utilizzati pantaloni color bianco. Stivali e ghette erano invece neri. Come copricapo in battaglia veniva utilizzato lo shakò, mentre al campo usato il Bonnet o police. Inoltre ogni soldato era dotato di giberna, daga, uno zaino dal peso che variava 15 ai 20 chili ed un fucile Charleville il cui modello cambiò con il passare del tempo. I soldati venivano inizialmente reclutati su base volontaria fino a quando, il 13 agosto 1802, venne imposta la leva obbligatoria per tutti i giovani compresi tra i 20 e i 25 anni di età. La recluta, appena arrivata in reggimento, riceveva abiti e quanto gli serviva per sopravvivere, ma non sempre le uniformi erano disponibili e quindi poteva rimanere per lungo tempo in abiti civili.
Fonti: I SOLDATI DEL PRIMO TRICOLORE, Valerio Gibellini-edito da Rivista Militare del 1989; LE UNIFORMI MILITARI ITALIANE DEL 800 -PERIODO NAPOLEONICO, Massimo Brandani, Pietro Crociani e Massimo Fiorentino.Edizioni speciali edite da Rivista Militare 1976.